Vuoi acquistare le migliori cuffie da studio per le tue esigenze ma non sai quale modello scegliere?
Esistono così tante tipologie e così tanti modelli che può risultare difficile orientarsi, specie se si è alle prime armi.
Tuttavia, se ti trovi nel dilemma di dover scegliere le migliori cuffie da studio per i tuoi scopi, allora sei finito nel post giust 😉
Infatti, in questo articolo troverai:
– una panoramica delle principali tipologie di cuffie da studio;
– la descrizione dei principali parametri tecnici, la cui conoscenza sicuramente aiuta nella scelta;
– l’elenco delle principali domande da porsi per capire quali siano le cuffie più adatte alle proprie esigenze;
– una selezione dei principali modelli in commercio, raggruppati per tipologia;
– un bonus pdf che contiene la guida semplificata alla scelta delle migliori cuffie da studio;
Bene, siamo pronti? Let’s go!
Panoramica
Cuffie da studio vs tutte le altre
Da tecnici e/o amanti del suono possiamo considerare il mondo delle cuffie diviso in due.
Da un lato abbiamo le cosiddette cuffie da studio, dall’altro tutte le altre.
Le cuffie da studio ideali offrono:
– massimo comfort, in quanto possono essere indossate per molte ore senza provocare disturbi;
– risposta in frequenza flat, perché devono rendere il suono esattamente com’è;
– massima definizione del suono a tutte le frequenze udibili;
– robustezza di fronte all’usura causata dall’utilizzo frequente.
Le cuffie da studio reali, invece, difficilmente rispondono a tutti i precedenti requisiti in modo ottimale, ma tanto più vi si avvicinano, tanto più la loro qualità è alta.
Spesso, nelle grandi catene di negozi di elettronica troviamo cuffie che offrono rese sonore molto accattivanti.
Sono le cosiddette cuffie Hi-Fi.
La verità è che nell’industria delle cuffie la ricerca del suono “accattivante” spesso è dettata dalle esigenze del consumatore medio, che non sempre coincidono con quelle del tecnico del suono.
Infatti, le cuffie di largo consumo tendono a modificare il suono in modo da renderlo più piacevole, ad esempio enfatizzando le basse frequenze.
Generalmente, scegliamo le cuffie Hi-Fi per ascoltare musica nei momenti di relax, mentre viaggiamo o in qualunque altro momento della giornata in cui la musica è lo sfondo.
Ma se vogliamo manipolare il suono, le cuffie super accattivanti provate al negozio di elettronica, per quanto suonino bene, probabilmente non sono le più indicate.
Chiarito questo punto, passiamo a definire i parametri principali delle cuffie, per avere le idee più chiare quando acquisteremo le prossime.
Cuffie: principali parametri tecnici
Risposta in frequenza
In generale, la risposta in frequenza indica il modo in cui un sistema risponde, nel dominio delle frequenze, a un impulso in ingresso.
Nel caso delle cuffie, la risposta in frequenza rappresenta il modo in cui le stesse “modificano” il suono ricevuto in input.
Solitamente, la risposta in frequenza viene rappresentata in un grafico avente lungo l’asse delle ascisse il range di frequenze, mentre lungo l’asse delle ordinate l’ampiezza della risposta alla rispettiva frequenza.
Le cuffie da studio generalmente sono in grado di riprodurre buona parte delle frequenze udibili dall’uomo, che vanno dai 20 Hz ai 20 kHz.
Come dicevamo, idealmente vorremmo che la risposta in frequenza delle cuffie da studio sia flat, e quindi che le cuffie non modifichino in alcun modo il suono ricevuto in ingresso.
Da un punto di vista grafico, questo si traduce in una risposta in frequenza rappresentata da una linea orizzontale perfettamente dritta.
Nella realtà, però, per motivi fisici la risposta in frequenza non è mai totalmente flat.
Per questo motivo, alcune cuffie si prestano meglio per l’ascolto dettagliato di particolari range di frequenze piuttosto che altri.
Impedenza
In fisica, l’impedenza è la misura di quanto un circuito si oppone ad una corrente elettrica, quando viene applicata una tensione, e si misura in ohm (Ω).
Maggiore è l’impedenza di un dispositivo, maggiore è la sua capacità di reggere alti valori di tensione.
L’impedenza delle cuffie tipicamente varia tra gli 8 ohm e i 600 ohm e, a volte, è possibile trovare lo stesso modello di cuffie in più versioni, che differiscono per questo parametro.
In generale, cuffie a bassa impedenza (per esempio 32 ohm) si prestano bene per la riproduzione sonora da dispositivi, a loro volta, a bassa impedenza, come ad esempio gli smartphone.
Al contrario, cuffie ad alta impedenza (per esempio 250 ohm) tipicamente vengono utilizzate a livello professionale, in quanto collegate a dispositivi ad alta impedenza.
Generalmente, conviene scegliere cuffie aventi impedenza che si avvicini il più possibile a quella del principale dispositivo a cui verranno collegate.
In questo modo, si massimizza la massima potenza trasferibile dal dispositivo alle cuffie e, quindi, il livello di intensità del suono.
Infatti, tanto più l’impedenza delle cuffie supera quella del dispositivo al quale vengono collegate, tanto più il suono riprodotto avrà intensità debole.
Al contrario, tanto più l’impedenza delle cuffie è inferiore a quella del dispositivo al quale vengono collegate, tanto più tendono a enfatizzare e, nei casi limite, distorcere il suono.
Sensibilità
E’ la misura della capacità di convertire il segnale elettrico in segnale acustico e si misura in Sound Pressur Level per milliwatt (SPL/mW).
Ad esempio, dire che un paio di cuffie ha sensibilità 100 dB SPL/mW, significa che, per 1 mW di potenza, la cuffia è in grado di generare una pressione sonora di 100 dB.
Più una cuffia ha sensibilità elevata, più, a parità di potenza del segnale di ingresso, tende a restituire suoni potenti (e, nei casi limite, a distorcere).
Valori tipici di sensibilità tipicamente oscillano tra gli 80 e i 125 dB SPL/mW.
Gamma dinamica
Indica la differenza tra il massimo e il minimo valore di intensità del suono emesso dalle cuffie.
Tanto è maggiore la gamma dinamica delle cuffie, tanto meglio riproducono i suoni con dinamica elevata.
Maximum level
Rappresenta il livello del segnale in input a partire dal quale le cuffie cominciano a distorcere.
Tanto più è alto il maximum level, tanto più le cuffie riescono a riprodurre suoni ad alti valori di intensità (e tanto meno tendono a distorcere).
Formato: in-ear, on-ear, over-ear
A differenza dei parametri precedenti, che rappresentano grandezze fisiche, questo parametro riferisce esclusivamente alla forma delle cuffie.
Tipicamente si distinguono tre formati di cuffie: in-ear, on-ear e over-ear.
Le cuffie in-ear o intrauricolari, poggiano all’interno del condotto uditivo esterno, che le sostiene.
A differenza delle cuffie auricolari tradizionali, offrono maggior isolamento acustico.
Poi abbiamo le cuffie on-ear o sovraurali, che poggiano sull’orecchio, coprendolo, e sono sorrette da un archetto.
Tipicamente offrono una maggiore estensione in frequenza rispetto alle in-ear, ma tendono a isolare meno dai rumori esterni.
Infine, abbiamo le cuffie over-ear o circumaurali, che, rispetto alle precedenti, circondano completamente il padiglione auricolare.
Inoltre, le cuffie di questa tipologia tendono a essere più confortevoli e a offrire maggiore isolamento acustico, al costo, però, di maggiore ingombro.
Nonostante sia possibile trovare in commercio cuffie in-ear a prestazioni molto alte, quando si lavora con la musica si protende principalmente verso modelli on-ear e over-ear.
Cuffie da studio: principali domande da porsi per scegliere quelle giuste
Come capiamo qual è il modello di cuffie più adatto alle nostre esigenze?
Un buon inizio consiste nell’iniziare porsi alcune semplici domande.
1. A quale scopo sono destinate?
La prima domanda da porsi è quale sia lo scopo a cui sono destinate, quindi se ad esempio per recording, mixing, DJing, gaming, eccetera.
A seconda del tipo di utilizzo, infatti, alcuni fattori possono influenzare la scelta più di altri.
Se, ad esempio, lo scopo e registrare la voce, la massima priorità probabilmente è l’isolamento acustico.
Se, invece, abbiamo in programma lunghe sessioni di editing e mixing, allora il comfort assume maggiore priorità, dato che le cuffie andranno indossate per molte ore.
2. Cuffie da studio aperte o chiuse?
La seconda domanda da porsi è se le cuffie devono essere aperte o chiuse.
La principale differenza tra cuffie aperte e cuffie chiuse, com’è facile intuire, risiede nella capacità di isolare dal mondo esterno.
Infatti, le cuffie aperte permettono all’aria di passare tra il padiglione auricolare e lo speaker.
In tal modo, il suono che si ottiene è tendenzialmente più naturale, ma può essere affetto da piccoli echi interni alla cuffia stessa e ai rumori provenienti dall’ambiente esterno.
Le cuffie chiuse, invece sono completamente sigillate sul retro e non fanno passare aria, se non nella direzione delle orecchie di chi le indossa.
Il suono che rendono è meno naturale, ma tipicamente più definito, anche in virtù del maggiore isolamento acustico.
Inoltre, tendono a scaldarsi più facilmente e alla lunga possono provocare disturbi.
Infine, esiste un compromesso, ovvero le cuffie semi-aperte, che sono più sigillate rispetto alle aperte, ma, a differenza delle chiuse, lasciano passare un po’ d’aria.
Hanno il vantaggio di rendere un suono più naturale rispetto alle chiuse e lo svantaggio di non isolare completamente dai rumori esterni.
In linea di massima, possiamo utilizzare aperte e semi-aperte in caso di ascolti prolungati, perché “stancano” meno l’orecchio.
Quindi, possono andar bene, ad esempio, per editing, mixing e mastering (ovviamente non in sostituzione di una bella coppia di monitor da studio, ma, al massimo, a complemento).
Invece, è preferibile utilizzare le chiuse per registrare, per evitare che il microfono catturi anche il suono emesso dalle cuffie stesse, e per fare sound design, perché tendenzialmente aiutano a percepire le sfumature più sottili.
3. Ascolteremo brani appartenenti soprattutto a un genere musicale? Se si, quale?
La terza domanda da porsi è se i brani che ascolteremo in cuffia hanno un genere musicale predominante.
Infatti, certi generi musicali, come l’hip-hop e la musica elettronica, prediligono l’enfasi alle basse frequenze.
Quindi, se l’ascolto è destinato a musica di questo tipo, probabilmente necessitiamo di cuffie che abbiano una buona risposta alle basse frequenze.
Allo stesso modo, possiamo optare per modelli di cuffie con risposta più precisa nelle frequenze medio-alte, che si prestano bene per ascoltare, ad esempio, musica classica o jazz.
Se, invece, prevediamo di ascoltare un po’ di tutto, allora conviene optare per modelli dal suono più neutro possibile.
In alternativa, se abbiamo abbastanza budget, possiamo scegliere di acquistare due modelli di cuffie complementari, cioè uno che renda bene le basse frequenze e uno che renda bene le alte.
4. Qual è il budget a disposizione?
La quarta domanda riguarda il budget a disposizione.
Anche in questo caso, spesso vale la regola che più spendi, più sono i benefici.
Per fortuna, nel caso delle cuffie da studio il più delle volte non si parla di cifre esagerate.
Infatti, esistono modelli dalle prestazioni straordinarie che costano meno di 200 euro.
5. A quale dispositivo verranno collegate?
La quinta domanda da porsi probabilmente riguarda il principale dispositivo a cui le cuffie verranno collegate.
Se, ad esempio, si tratta di un dispositivo a bassa impedenza, come lo smartphone o il pc, allora dobbiamo optare per cuffie a bassa impedenza (tipicamente 16 o 32 Ω), altrimenti non si ottiene abbastanza volume.
In alternativa, possiamo scegliere di abbinare cuffie ad alta impedenza (tipo 300 o addirittura 600 Ω) con dispositivi a bassa impedenza utilizzando un buon preamplificatore per cuffie.
È sconsigliato abbinare dispositivi ad alta impedenza con cuffie a bassa impedenza, perché, in questo caso, le cuffie tenderanno a distorcere il suono.
Le migliori cuffie da studio
È arrivato il momento di citare alcune tra le miglori cuffie da studio, utilizzate nei migliori studi e che piacciono tanto agli audiofili (me compreso).
Per facilitare la consultazione, le cuffie sono state raggruppate in tre paragrafi, uno per le aperte, uno per le semi-aperte e uno per le chiuse.
In ciascun paragrafo troverai elencate dapprima le cuffie appartenenti alla fascia di prezzo più bassa (indicativamente entro i 200 €) e poi i modelli di costo maggiore.
Migliori cuffie da studio aperte
Beyerdynamic DT 990 Pro
Uno dei migliori modelli in assoluto nella loro fascia di prezzo, le cuffie si distinguono per l’eccellente definizione del suono, anche alle basse frequenze, e per la comodità nell’indossarle.
Sono costituite da materiali di qualità e abbastanza versatili nell’utilizzo.
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AKG K 702
Restando nella stessa fascia di prezzo, questo modello rappresenta una validissima alternativa.
Le cuffie si caratterizzano per una risposta molto pulita, specie alle basse frequenze, che difficilmente invadono le alte.
Sono molto comode e offrono una gamma dinamica molto estesa.
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Grado SR60e
Modello dallo stile vintage, si distinguono per l’accurata precisione con cui rappresentano le medio frequenze.
Non sono il top in termini di comodità e un po’ scarseggiano alle basse frequenze, tuttavia hanno il vantaggio di essere fabbricate con materiali molto resistenti, e quindi promettono di durare nel tempo.
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Sennheiser HD 660
Con queste cuffie saliamo un po’ di prestazioni (e anche di prezzo).
Le parole d’ordine sono alta definizione, versatilità e comodità.
Si tratta del modello successore alle leggendarie HD 650, che per anni hanno appassionato audiofili di tutto il mondo.
Attenzione all’impedenza nominale, che, raggiungendo i 150 Ω, non le rende utilizzabili con PC o piccoli dispositivi senza preamplificatore.
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Shure SRH1840
Si tratta di un altro prodotto di alta gamma che vale la pena citare.
Sono perfette per ascolti prolungati, grazie alla loro straordinaria comodità.
Si caratterizzano per un suono molto lineare, che va a discapito della potenza, che un po’ scarseggia alle basse frequenze.
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Migliori cuffie da studio semi-aperte
AKG K240 MK II
Cuffie molto leggere e comode, ma costituite da materiali non particolarmente resistenti.
Hanno una risposta molto neutra e sono precise soprattutto alle frequenze medio-alte.
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Beyerdynamic DT 880
Rispetto alle precedenti il livello è più alto, sia in termini di comfort che di suono.
Queste cuffie suonano neutre in un esteso range di frequenze.
Unica nota negativa: tendono a scaldare troppo il padiglione auricolare, e, nei mesi caldi, può essere un problema.
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Migliori cuffie da studio chiuse
AKG K271 MKII
Non si tratta dell’eccellenza, ma sono sicuramente un ottimo prodotto per chi vuole avvicinarsi al mondo audio professionale.
La resa del suono è molto fedele, soprattutto alle frequenze medio-alte, un po’ meno alle basse.
Garantiscono un buon isolamento dai rumori esterni e sono dotate di un ottimo rapporto qualità-prezzo.
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Audio-Technica ATH-M50X
Rappresentano probabilmente il miglior rapporto qualità-prezzo.
Rappresentano un ottimo monitor complementare da utilizzare in fase di mixing e mastering.
Comode, dal design non particolarmente elaborato, queste cuffie garantiscono massimo isolamento e suoni molto definiti, specie sulle frequenze medio-basse.
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Sony MDR-7506
Il suono reso da queste cuffie è di buon livello, ma tende ad enfatizzare le alte frequenze.
I materiali non sono di altissima qualità e come isolamento acustico si potrebbe fare di meglio.
Tuttavia, sono la principale scelta di molti professionisti, specie come monitor da registrazione, soprattutto per il piacevole suono che sono in grado di emettere e che le rende uniche.
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Beyerdynamic DT 770 Pro
Dal design elegante e professionale, queste cuffie si caratterizzano per una leggera predominanza delle basse frequenze, a discapito non tanto delle alte quanto delle medie.
Vantano un ottimo rapporto qualità-prezzo e si prestano bene all’ascolto di più generi musicali.
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Sennheiser HD 280 Pro
Si distinguono soprattutto per comodità ed elevata pressione sonora.
Rendono bassi presenti e strutturati, senza invadere le alte frequenze, che restano in primo piano.
Garantiscono un ottimo isolamento, ma si presentano un pelino ingombranti.
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Sennheiser HD 25 Plus
Questo modello garantisce un suono neutro a tutte le frequenze.
Tra le migliori in assoluto come resa sonora (non solo per fascia di di prezzo), si presentano comode, essenziali e leggere.
Pensate soprattutto come monitor per DJ, si prestano bene anche in fase di mixing, per l’alto livello di dettaglio del suono che rendono.
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Shure SRH 1540
Si tratta di una delle migliori cuffie da studio in assoluto.
Costruite con materiali di alta qualità, rendono un suono preciso e dettagliato a tutte le frequenze.
Sono molto dinamiche, comode da indossare e dall’ottimo rapporto qualità-prezzo.
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Un bonus per te
A volte, orientarsi nella scelta di un prodotto si può rivelare più difficile di quel che si pensa.
Specie se ci si trova di fronte a molte opzioni e, alle volte, di informazioni fuorvianti.
Di cuffie da studio ne esistono davvero tanti modelli e il rischio di trascurare alcuni dettagli, durante il processo decisionale, può essere elevato, specie se non si è particolarmente esperti.
Per questo motivo, ho preparato un bonus pdf con la mappa decisionale che aiuta a scegliere il modello di cuffie più adatto alle proprie esigenze.
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Conclusione
In questo articolo abbiamo visto quali sono i principali parametri tecnici che caratterizzano le cuffie da studio.
Abbiamo elencato le domande tipiche da porsi per scegliere le migliori cuffie da studio tra i principali modelli.
Se l’articolo ti è stato utile non esitare a condividerlo, in modo che anche altri possano trarne utilità.
Se hai dubbi o qualcosa da aggiungere (come, ad esempio, un altro modello di cuffie da consigliare) sentiti libero di scrivere un commento a riguardo 😉
Nel caso avessi bisogno di un paio di dritte sull’acquisto di altri strumenti da Home Recording, leggi qui.
A presto e buona musica,
Fabio