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Come mixare la chitarra acustica per ottenere un effetto stereo naturale

By fabiokas
08/12/2019
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Sei un chitarrista, stai registrando un nuovo brano e cerchi spunti su come mixare la chitarra acustica?

Bene, allora continua a leggere, perché il contenuto di questo post potrebbe fare al caso tuo.

In questo articolo, infatti, troverai la descrizione di una tecnica di missaggio per rendere il suono di chitarra più interessante.

Si tratta di un espediente tanto semplice quanto efficace per ottenere un effetto stereo naturale.

Alla fine del post troverai un video che illustra un esempio pratico.

Pronti? Let’s go!

mixare chitarra acustica

1. Registra la stessa performance due volte

Mai come in questo caso “two is better than one“.

Two takes is better than one Condividi il Tweet

Ciò che dovrai fare essenzialmente è registrare la stessa performance due volte.

In generale, registrare più volte la stessa performance è una buona pratica.

Infatti, avendo a disposizione più take, si ha la possibilità di scegliere la migliore, ottimizzando la qualità complessiva del mix.

In questo caso, diciamo che dovrai scegliere due take buone, anziché una.

2. Panning e routing

Una volta scelte le due take migliori, pannane una a destra e l’altra a sinistra.

In questo modo si ottiene un effetto stereo naturale, perché non è stato necessario applicare alcun plugin.

Successivamente possiamo scegliere di trattare singolarmente le tracce di chitarra, applicando singoli effetti sui rispettivi canali.

Oppure, in alternativa, è possibile indirizzare l’output dei canali delle singole tracce in input a un mix bus e applicare gli effetti direttamente su di esso.

La cosa è lecita innanzitutto perché le tracce sono quasi identiche e quindi può aver senso trattarle allo stesso modo.

Inoltre, così facendo si risparmia in termini di onere computazionale, perché gli stessi plugin vengono utilizzati per entrambe le tracce solo una volta, ottenendo un suono più coeso ed omogeneo.

3. Schiarita del suono e deenfasi risonanze

Next step, a questo punto, è “schiarire”, cioè togliere un po’ di bassi.

In generale, non esistono regole precise, perché ogni registrazione è diversa dalle altre e quindi necessita di essere trattata in modo diverso.

Tuttavia, esistono good practices che, se applicate correttamente, possono aiutare a ottenere suoni più professional.

Prima fra tutte è la seguente: “togliere” prima di “aggiungere”.

Prima di aggiungere “colore” al suono, applicando effetti o quant’altro, è bene ripulirlo dalle componenti di troppo.

Se il task è mixare la chitarra acustica, per esempio, può aver senso attenuarne i bassi, specie se nel brano è presente una traccia di basso.

In questo modo si evita di creare conflitti in frequenza e si lascia più spazio al basso, rendendo un suono d’insieme meno “muddy”, “fangoso”.

Dopo l’attenuazione dei bassi, si può andare a caccia di risonanze.

Per farlo serve un filtro a campana stretta con gain elevato.

Basta shiftarne leggermente il centro frequenza, fino a individuare la risonanza più accentuata in un intorno.

Una volta trovata, si imposta il gain e la larghezza di banda del filtro a valori sufficienti a ridurla, prestando attenzione a non snaturare troppo il suono.

Dopodiché, può aver senso enfatizzare le alte frequenze, indicativamente a partire dagli 8 kHz, per aggiungere “aria” e aiutare le chitarre a spiccare dal mix.

3. Compressione, exciting e ambience

Nel mixing pop moderno, la compressione è un passo quasi imprescindibile, perché aiuta a mantenere la dinamica sotto controllo e permette di aumentare la loudness.

Se vuoi approfondire questo argomento, ti consiglio di leggere questo post sul compressore audio.

Un’altra cosa che in genere può aver senso è l’aggiunta di colore attraverso l’utilizzo di equalizzatori e/o exciter.

Infine, quasi inevitabile è il trattamento dell’ambiente attorno allo strumento, ad esempio attraverso l’aggiunta in parallelo di riverberi e/o delay.

Vediamo un esempio pratico

Nel seguente video puoi osservare un esempio pratico di quanto spiegato in questo post.

Conclusioni

In questo articolo abbiamo visto una semplice tecnica per mixare la chitarra acustica.

Spero che quanto visto ti sia stato utile e di ispirazione per le tue prossime produzioni.

In tal caso, non esitare a condividere il post con i tuoi amici 😉

A presto e buona musica,

Fabio

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